I bambini che soffrono di AdHd si concentrano meno degli altri: ma sono – ecco l’iperattività successivamente aggregata alla sindrome – più portati degli altri a scatti di iperattivismo: che possono risolversi in veri e propri impulsi violenti. Sono quelli insomma che una volta avremmo chiamato “bambini difficili”. Destinati però a diventare adulti non meno facili: fino al 50 per cento dei malati conserva gli stessi sintomi nell’età adulta. E un nuovo studio suggerisce che alcuni sintomi possono ripetersi nel 65 per cento dei casi.
Ma come si riconosce il disturbo? I sintomi del deficit d’attenzione sono tanti e sono stati elencati dall’Istituto nazionale di salute mentale americano. I principali? Facilità a distrarsi e a dimenticare le cose. Non riuscire a badare ai dettagli. Passare repentinamente da un’attività all’altra. Annoiarsi dopo solo pochi minuti. Non riuscire a prestare attenzione quando qualcuno ci parla. Ma anche i sintomi dell’iperattivismo non sono difficili da individuare. Non riuscire a stare fermo sulla propria sedia. Parlare ininterrottamente. Dimostrarsi impaziente. Agire senza riguardo alle conseguenze. Essere incapaci di aspettare il proprio turno quando si tratta di giocare. Che fare?